Villa Memo Giordani Valeri

Sito storico presente a Quinto di Treviso

Descrizione

Nel 1682 la villa è di proprietà del nobile Constantino Memmo, con 8 campi di pertinenza, nel 1714 passa in proprietà alla vedova di Constantino: Marina Zeno, poi al figlio Piero Memmo, e da questi ai figli Andrea, Bernardo e Lorenzo. I Memmo erano una delle prime 24 famiglie del libro d'oro del patriziato veneziano, alle origini della famiglia si riteneva vi fosse la "gens Memmia", citata da Virgilio in epoca romana.

Questa famiglia si trasferì da Altino a Torcello, conservando l'antico nome di Monegaria, Domenico Monegario fu Doge dal 756 al 764, Pietro fu doge dal 888 al 912. Tribuno Memmo fu il primo ad abbandonare l'antico cognome e divenire Doge nel 979.  Nel Seicento, il casato dei Memmo San Marcuola a causa della continua occupazione di cariche pubbliche da parte dei suoi membri, impoverisce lentamente, anche se tale situazione economica non indebolì "l'intatta reputazione politica, l'orgoglio e la severa coscienza della tradizione". Questo ramo era detto "San Marcuola" (Ss. Ergamora e Fortunato), ed abitava nel palazzo Memo, ora palazzo Martinengo Mandelli, (rimaneggiato nel Secolo XVII) ancora esistente, affacciato sul Canal Grande, vicino alla chiesa di San Marcuola, nel sestiere di Canareggio.

Constantino Memmo, era nato il 18 gennaio 1636, si era sposato nel 1669 con Marina Zen di Marco, morì l'11 maggio 1687, ebbe cinque figli: Andrea, Bernardo, Piero, Lorenzo e Constantin; la villa passò al secondogenito Bernardo, che non ebbe figli e successivamente probabilmente passò al fratello Piero nato il 9 novembre 1680 e, sposato nel 1719 con Lucietta Pisani di Angelo q. Benedetto. Piero e Lucietta Pisani ebbero quattro figli: Bernardo, Andrea, Lorenzo e Marina.

Bernardo non ebbe figli, ma dal catasto Napoleonico del 1811, risulta proprietario della villa Lorenzo, fratello di Bernardo. Nel Catasto Austriaco del 1842, la villa di Quinto risulta di proprietà della figlia di Andrea Memmo: Paolina Maria, sposata nel 1789 con Alvise Iseppo (Luigi) Martinengo, (figlio di Venceslao). Il ramo dei Martinengo dalle Palle era composto da (Alvise) ovvero Luigi sposo di Paolina e dai loro due figli: Venceslao sposato con Maria Elena Antonia Memmo e Federico sposato con Angela Maria Malipiero.

Il 24 Giugno 1881 vi è la successione del conte Venceslao, i cui figli diventano nuovi comproprietari della villa di Quinto: Martinengo dalle Palle, Luigi, Andrea, Gherardo, Paolina, Catterina, Marco ed Isabetta e una Vallanzasca Anna vedova Martinengo in parte usufruttuaria (forse vedova del fratello più vecchio Gio Battista). Successivamente la villa passa a Giovanni Girardi 1842-1908, alla morte del Girardi, la villa passa di proprietà del Commendatore Ettore Giordani, che aveva sposato la figlia di Giovanni Girardi.

Ettore Giordani usava la villa come propria residenza stabile per tutto il periodo dell'anno, fu Sindaco di Quinto dal 1915 al 1922, gestì il Comune nei difficili anni della Prima Guerra Mondiale, morì prima del 1940, Giordani ebbe una unica figlia Giannina, nata nel 1913 e morta sedicenne nel 1926.

Dopo la Prima Guerra Mondiale, forse a causa dei danni subiti dalla villa durante il conflitto, non tanto per azioni belliche, ma perché fu adibita ad ospedale militare, fu ristrutturata con la creazione del portico d'ingresso a sud, riducendo il salone, furono rifatti i pavimenti del salone del piano terra e del vano scala (datati 1926), mentre rimasero i terrazzi originali settecenteschi sulle due stanze laterali a sud.

Si deve a quest'epoca anche la splendida decorazione a marmorini policromi e stucchi del salone, le porte laccate con dorature e fregi floreali di gusto settecentesco, ed i quattro sovrapporte con le quattro stagioni, appositamente dipinte ad olio ed incassate entro cornici di stucco a marmorino colorato e la tela con la scena del cavadenti, nel salone del piano terra, dipinti dal pittore Vittorio Emanuele Bressanin allievo del Molmenti. Anche la creazione della bella sala della musica o salone delle feste, sulla "barchessa est" risale a questo periodo.

Dal 1943, la villa fu usata dalle truppe tedesche, come alloggiamento per i piloti del vicino aeroporto. Dall'aprile 1945, per un certo periodo la villa fu occupata dalle truppe inglesi che vi instaurarono un comando per almeno un paio di anni, con alloggiamento per le truppe, depositi ed una stalla di cavalli.

Verso il 1960 la villa fu acquistata dal trevigiano Giordano Valeri che eseguì lavori di restauro, poi a causa di un lutto familiare la villa rimase disabitata per circa un ventennio, fino al 1990. Invece, il terreno che in origine costituiva il parco verso nord fu lottizzato.

Verso il 1990 la villa fu acquistata dal commerciante Luigi Cenedese che la restaurò, dopo varie vicissitudini, la villa è stata acquistata dall'Amministrazione Comunale di Quinto di Treviso nel 2016.

Modalità di accesso

Attualmente sede provvisoria del Comune di Quinto di Treviso, è aperta in orario di apertura al pubblico:

  • Dal lunedì al venerdì: 09:00-12:30
  • Mercoledì pomeriggio: 16:00-18:30

 

 

Indirizzo

Piazza Roma 4 - Quinto di Treviso

Orario per il pubblico

  • Dal lunedì al venerdì: 09:00-12:30
  • Mercoledì pomeriggio: 16:00-18:30

Ultimo aggiornamento: 09/10/2024, 17:02

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2
Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2
Inserire massimo 200 caratteri