Descrizione
Nel territorio quintino la popolazione confluì per secoli nell'antica "Pieve" di San Cassiano, il cui titolo di Arcipretato è prova indiretta dell'antichità della sua istituzione: esistente, si suppone, fin dai primi secoli del Cristianesimo, è citata come "plebem de Quinto" nella bolla, in data 3 Maggio 1152, di Papa Eugenio III al vescovo di Treviso.
Successivamente al suo interno venne organizzata una assemblea molto importante: il vescovo Corrado II nel dicembre del 1189 radunò i suoi vassalli per organizzarsi in merito alla visita a Roncaglia per onorare l'imperatore Enrico VI ed accompagnarlo a Roma per l'incoronazione. Questo evento è una testimonianza concreta dell'importanza della Pieve di San Cassiano e rivela altresì un importante particolare architettonico dell'edificio: il portico esterno giacché doveva servire proprio per le riunioni degli abitanti del luogo.
Di questa antichissima chiesa non rimane alcuna traccia, anche se una tradizione popolare vuole che il campanile sia medievale: in realtà l'aspetto di torre merlata del campanile viene dal restauro apportato nei primi anni del Novecento, dove si eliminò anche la cuspide.
La storia completa della Chiesa di San Giorgio è ampiamente descritta nel libro di Eugenio Manzato "Arte a Quinto di Treviso: Chiese e Oratori".