Comunicato Stampa: inaugurazione pista ciclopedonale Da Borgo a Borgo

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Quinto di Treviso: inaugurata la ciclopedonale “Greenway da borgo a borgo” il taglio del nastro in via Nogarè con il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia

Data:

04 Giugno 2025

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Quinto di Treviso, 30 maggio 2025 – È stata inaugurata oggi, nel territorio comunale di Quinto di Treviso, la nuova pista ciclabile “Greenway del Fiume Sile, da Borgo a Borgo”, un intervento strategico per la mobilità lenta, inserito nel cuore del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile. Alla cerimonia ufficiale ha partecipato il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, insieme ai sindaci di Quinto di Treviso e Treviso, Ivano Durigon e Mario Conte, e numerose autorità locali.

Il tracciato, lungo circa 2 chilometri, realizzato da Veneto Strade, si sviluppa interamente all’interno dell’area protetta lungo il fiume Sile, collegando il capoluogo Treviso alla vicina Quinto di Treviso. Parte dalla zona dei mulini di Canizzano (Treviso), costeggia il Sile sul lato sud dell’aeroporto Canova, passa vicino all’impianto di depurazione e termina in territorio quintino, dove si raccorda alla rete stradale esistente in via Nogarè, dove oggi - dopo gli interventi istituzionali e la benedizione del Parroco don Stefano Bressan - si è tenuto il taglio del nastro.

Realizzata grazie a un investimento di 1 milione di euro, finanziato con fondi del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 e risorse regionali, la ciclabile – la cui prima pietra era stata posata a settembre 2024 – è stata completata entro i termini previsti.

Luca Zaia, Presidente della Regione del Veneto, ha sottolineato: “Con risorse regionali e fondi FSC abbiamo reso possibile questo investimento da un milione di euro per realizzare un’opera che coniuga mobilità sostenibile, tutela ambientale e sviluppo del cicloturismo, strategico per il Veneto e sempre più apprezzato da cittadini e visitatori. Questa pista ciclopedonale non è solo un collegamento tra territori, ma un modello di come si possa coniugare la fruizione del territorio con la sua tutela, valorizzando le aree naturali e promuovendo uno stile di vita sano e rispettoso dell’ambiente. Il cicloturismo è ormai una realtà consolidata e in continua crescita: si tratta di un comparto economico a pieno titolo, che genera ricadute positive su accoglienza, commercio, servizi e qualità della vita. Come Regione continuiamo a credere e investire in questa direzione, perché vogliamo un Veneto che sia non solo più connesso, ma anche più vivibile, più attrattivo e più verde”.

Ivano Durigon, Sindaco del Comune di Quinto di Treviso, ha dichiarato: “Con l’apertura di questo nuovo tratto ciclopedonale aggiungiamo un tassello alla rete di percorsi che rendono il nostro territorio più accessibile, vivibile e attento alla mobilità dolce. Non si tratta di un’opera simbolica, ma di un’infrastruttura concreta e funzionale, pensata per collegare in modo sicuro due realtà vicine come Quinto e i quartieri trevigiani di Canizzano e Sant’Angelo, valorizzando al tempo stesso un’area di margine del Parco del Sile. Questo tratto si innesta in una visione più ampia, che guarda

anche al raccordo con la Treviso-Ostiglia, itinerario fondamentale sia per il turismo lento che per la mobilità alternativa dei nostri cittadini. La vicinanza tra i percorsi è un’opportunità che intendiamo cogliere e rafforzare. Ringrazio la Regione del Veneto, il Parco del Sile, Veneto Strade, la Provincia di Treviso e il Comune di Treviso per la sinergia istituzionale che ha reso possibile questo intervento. È con questo spirito di collaborazione che si costruiscono opere utili e durature per i territori”.

Data la collocazione del tracciato all’interno di un’area naturalistica e di elevata protezione fluviale, la pista ciclabile è stata progettata con criteri di minimo impatto ambientale: l’andamento segue per quanto possibile i tracciati esistenti come capezzagne e sentieri già battuti, evitando l’abbattimento di alberature - anche storiche - e riducendo al minimo scavi, riporti e modellazioni del terreno. Lungo il tracciato è presente anche una passerella metallica di circa 40 metri, necessaria per superare un dislivello naturale e garantire continuità all’opera.

L’opera arricchisce ulteriormente il sistema della Greenway del Sile, un percorso sempre più amato da cicloturisti, famiglie e cittadini che scelgono di muoversi in modo lento, sicuro e rispettoso dell’ambiente. In prospettiva, la ciclabile rappresenta anche una possibile connessione con il tracciato della Treviso–Ostiglia, contribuendo alla costruzione di una rete sempre più ampia e interconnessa di mobilità sostenibile.

Ultimo aggiornamento: 04/06/2025, 11:25

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