Progetto “La via dei Mulini”

L’Ente Parco del Sile ha promosso, per incentivare la fruizione delle straordinarie risorse ambientali esistenti all’interno del Parco, la realizzazione di una rete di mobilità “lenta”, non motorizzata, il cui tracciato deve necessariamente essere integrato con quello esistente all’interno del territorio di ogni singolo Comune.
L’itinerario ciclabile e pedonale interprovinciale prende il nome di“GIRASILE – la GreenWay del Parco del Sile”. All’interno di esso si inserisce il progetto promosso dal Comune di Quinto di Treviso denominato “La via dei Mulini”, finalizzato alla valorizzazione e riqualificazione del territorio quintino, compreso all’interno del Parco Naturale Regionale, attraverso la realizzazione di percorsi ciclopedonali.
Il nome preannuncia il fatto che si tratta di un percorso che lega i principali siti molitori presenti nel territorio comunale. La prima tappa è costituita dalla notevole Oasi Naturalistica di Cervara dove si trova, perfettamente restaurato, l’antico mulino Cervara. Una volta ricostruito il ponte di Cervara si potrà arrivare  a Quinto nell’area degli impianti sportivi e delle scuole. Da qui sarà possibile proseguire in direzione Treviso, oppure andare nell’area dei “laghetti” (superiore e inferiore) delle vecchie cave (ora parzialmente rinaturalizzate) per vedere le testimonianze degli antichi mulini. Nel centro storico si articolerà un percorso ad anello che collegherà i mulini di via Rosta con i mulini di via Graziati, attraverso l’area dell’ex distributore, chiudendosi poi sulla passerella dei mulini Grendene.
Il Girasile di Quinto di Treviso sarà collegato a quello del Comune di Morgano attraverso il tracciato, di particolare interesse, dell’ex ferrovia Treviso-Ostiglia, realizzata negli anni venti del secolo scorso ad unico binario con raddoppi nelle principali stazioni e utilizzata prevalentemente per il servizio merci, sebbene fossero previste anche corse giornaliere per i passeggeri. Tale rete ferroviaria fu intensamente utilizzata durante il secondo conflitto mondiale e per questo gravemente compromessa dai bombardamenti. La linea venne chiusa definitivamente verso la fine degli anni sessanta. Solo il tratto Legnago-Cologna Veneta continuò a funzionare fino al dicembre 1987. Nel 2001 un tratto lungo circa 10 km, compreso nei Comuni di Quinto di Treviso e Morgano, è stato acquisito, grazie al contributo finanziario della Regione Veneto e della Fondazione Cassamarca, dall’Ente Parco Sile  che provvederà a realizzare a proprie spese gli interventi necessari al recupero del sedime dell’ex ferrovia come percorso ciclopedonale. Numerose sono le opere legate al passaggio della rete ferroviaria ancora oggi esistenti tra cui la stazione di Quinto di Treviso che presenta la tipica architettura fascista degli anni ‘20 e ‘30.
Il Progetto si articola in 4 itinerari tematici: “Natura” – “Arte” – “Gusto” – “Acqua”.
Dal punto di vista naturalistico i siti di maggior pregio sono quelli già citati dell’Oasi di Cervara e dei laghi superiore ed inferiore del Comune, caratterizzati da zone umide e da ecosistemi acquatici che ospitano numerose e rare specie di flora e fauna.
Il nostro territorio comunale è ricco inoltre di testimonianze e di siti di pregio storico-culturale, architettonico e artistico. Da ricordare Villa Ciardi, Villa Giordani, la Chiesa di S. Cristina contenente la pala di Lorenzo Lotto, il campanile e la Chiesa di S. Cassiano, vari edifici rurali capitelli e sacelli sparsi nella campagna e ovviamente i mulini e gli opifici, esempi di archeologia industriale.
L’itinerario è diretto anche alla scoperta dei prodotti eno-gastronomici tipici del luogo, la produzione di molti dei quali esprime il tradizionale legame con le acque di queste zone, da sempre fonte di vita e lavoro. Ne sono un esempio il radicchio rosso di Treviso, il meno conosciuto radicchio verdolino, il radicchio variegato di Castelfranco V.to, l’asparago del Sile. Tipiche sono inoltre, e non poteva essere diversamente, le peschiere in cui si allevano principalmente trote e anguille, ma anche tinche e carpe tipiche dei nostri fiumi e da qualche anno viene sperimentato anche l’allevamento dello storione. In quest’ottica si pone la previsione di realizzare all’interno del tracciato naturalistico un “Punto Amico” in cui sarà possibile conoscere e degustare i prodotti locali oltre alla promozione di visite all’interno di aziende agricole e agrituristiche.
A ben guardare però il vero filo conduttore dell’itinerario è dato dalla presenza costante del fiume Sile, dalla ricchezza e dalla qualità delle sue acque, dalla diffusione di risorgive e di fontanili.
Il Progetto propone un ”turismo rurale”, rivolto a tutti coloro (studenti, lavoratori, famiglie) che desiderano riscoprire il piacere e il benessere di godere di un ambiente naturalistico d’eccezione, ricco di valenze storiche-culturali e architettoniche. Per questo scopo il progetto prevede l’utilizzazione della viabilità carrabile primaria e di quella secondaria oltre ad una rete di percorsi minori costituiti da sentieri per le escursioni a scopo ricreativo, didattico o scientifico, esistenti o di nuova esecuzione. Sono previsti svariati interventi di riqualificazione consistenti in nuove pavimentazioni e impianti di illuminazione, valorizzazione arborea e arbustiva, installazione di segnaletica stradale e informativa, nonché sistemazione delle sponde e apertura di punti di osservazione sul fiume Sile, tutto nell’ottica del rispetto e della conservazione degli habitat naturali.

Vista paesaggistica           Vista paesaggistica

Vista paesaggistica           Vista paesaggistica

 

Si ringrazia, per la collaborazione e il materiale fornito, la biblioteca comunale, il dr. Ramponi Erminio dell’Oasi di Cervara Srl, il dott. Maurizio Leoni e l’arch.Gennaro Mammoli.
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